Il Disegno di Legge sulla Responsabilità Professionale: luci e ombre

Il Disegno di Legge sulla Responsabilità Professionale: luci e ombre

(tratto da News Box di Febbraio, commento-riflessione a cura di Anna Aprile, Medico Legale, Dipartimento di Medicina Molecolare Sede di Medicina Legale, Università degli Studi di Padova)

Attesa da anni come soluzione per limitare il contenzioso legale che vede protagonisti medici e pazienti, la legge sulla responsabilità medica è un po’ più vicina. L’aula di Montecitorio ha votato a favore della proposta di legge che aumenta le tutele per i professionisti sanitari, scagionandoli dall’accusa di colpa grave qualora abbiano rispettato le raccomandazioni previste dalle linee guida. L’obiettivo è quello di rasserenare il clima e diminuire il ricorso alla medicina difensiva, ovvero la prescrizione di farmaci, ricoveri ed esami non dettati da reale necessità ma volti a prevenire eventuali denunce. Il testo sottolinea l’obbligo di assicurazione per le strutture, istituisce l’Osservatorio per la sicurezza in Sanità e un Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati, rafforza l’obbligo di conciliazione e prevede l’azione diretta nei confronti dell’assicurazione. Assegna inoltre un ruolo centrale all’Istituto Superiore di Sanità nel coordinare un lavoro sulle linee guida elaborate da società scientifiche. È prevista l’obbligatorietà di assicurazione per tutte le strutture pubbliche e private, così come un’azione di rivalsa nei confronti del professionista, una volta che egli venga condannato per dolo ma anche per colpa grave. Arriva un rafforzamento della obbligatorietà della conciliazione, in modo da alleggerire il carico giudiziario ma anche a beneficio del danneggiato e del professionista, che potranno chiarire le loro rispettive posizioni senza dover avviare un contenzioso legale. Il soggetto danneggiato potrà esercitare un’azione diretta nei confronti della società di assicurazione della struttura sanitaria o dell’assicurazione del libero professionista; si attiva un Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria e si istituisce l’Osservatorio nazionale per la sicurezza in Sanità. L’ultimo dei 14 articoli della proposta di legge approvata a Montecitorio cerca di mettere ordine nel ginepraio determinato oggi dalla nomina di consulenti tecnici d’ufficio, dei consulenti tecnici di parte e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria, fissando per i periti paletti certi rispetto alla competenza e all’esperienza richiesta.

Cliccare sul seguente link per leggere tutto l’articolo: News box febbraio3

 
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